Coach in sanità
E-learning
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I tre step del percorso che trovi sotto descritti:
- Conosci te stesso
- Comprendi gli altri
- Dai agli altri
Anche in questo caso avrai dirtto alla
CERTIFICAZIONE FINALE di:
COACH IN SANITÀ
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I CONTENUTI DEI 50 INCONTRI
I CONTENUTI IN DETTAGLIO
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CONOSCI TE STESSO E VIVI CON SERENITÀ
La prima parte del percorso (22 Incontri 70 Ore Circa) dedicata a conoscerti nel profondo per imparare a superare i tuoi limiti.
- 1-Anticipare il Futuro o Subirlo?
- 2-I tuoi Valori
- 3-Gli stili di Kolb
- 4-Scopri il tuo IKIGAI
- 5-Il linguaggio del non senso
- 6-Bisogni o desideri
- 7-Cambiare abitudini
- 8-Trova il tuo Perché
- 9-Pensieri emozioni e azioni
- 10-Yoga della risata
- 11-Tecniche di creatività
- 12-Intelligenza Emotiva
- 13-Comprendere le emozioni
- 14-Riconoscere i sentieri emozionali
- 14-Riconoscere i sentieri emozionali
- 15-Trovare la motivazione intrinseca
- 16-Utilizzare il pensiero sequenziale
- 17-Navigare le emozioni
- 18-Esercitare l'ottimismo
- 19-Perseguire obiettivi eccellenti
- 20-Far crescere l'empatia
- 21-ll metodo PERMA
- 22 -Allenare la gratitudine
“Il ciclo della motivazione”
“Motivazione vs passione”
Trovare la motivazione intrinseca, è la competenza più
importante per un essere umano ai fini dei risultati che
otterrà aiutare la persona a comprendere come sviluppare la
motivazione intrinseca, significa costruirgli “il distributore
di benzina dentro casa” la dote principale dei Leader.
“Se non li conosci, si faranno conoscere loro”
I valori sono la bussola per orientarti nel tuo futuro, ti
mantengono in equilibrio o ti tolgono l’equilibrio se
ignorati, conoscerli è vitale
sono dentro di noi ma a livello razionale non ci abbiamo
mai riflettuto. I grandi Leader usano i loro valori come
Bussola e un bravo coach deve conoscere i suoi e
aiutare gli altri a conoscere i loro.
“Non tutti comprendono allo stesso modo, ci hai
mai riflettuto ?“
Ti sei mai chiesto perché alcune cose le comprendi altre
no? Perché con alcuni vai d’accordo e altri no ? Perché
alcune persone ti arrivano immediatamente durante i
loro discorsi e altri ti annoiano o non ti stimolano ? Un
bravo coach se vuole veicolare un messaggio deve
comprendere qual’è la strada più efficace, perché
questa accorcerà i tempi e ridurrà le frustrazioni.
Sessione nr:
“La via orientale della felicità”
Cosa ti appassiona, in cosa sei bravo/a, in cosa hai
talento, per cosa ti pagano ? Se sai perché lo fai avrai
successo dice qualcuno di famoso. In Giappone ci sono
ricerche che dimostrano che chi ha trovato il suo IKIGAI
vive meglio e più a lungo e dichiara non lavorare. Un
processo per evolvere verso uno scopo che ci rende
inarrestabili.
“Generiamo chimica positiva”
Se l’esterno ci influenza e impatta sulle nostre
performance (il bravo coach lavora proprio sul rendere
le performance pari al potenziale di un essere umano)
allora, rigeneriamoci con delle tecniche per stare bene e
produrre chimica positiva. Usare queste strategie in
ambito sanitario può essere di grandissimo impatto sia
per aiutare se stessi che per stimolare il cambiamento
negli altri. In particolare useremo il Gibberish e il
linguaggio del non senso.
“Senza la benzina il motore di ferma…..”
Stai mettendo la benzina giusta nel tuo motore ?
Possiamo soddisfare i nostri bisogni in tanti modi, grazie
a alcuni stai bene e evolvi grazie a altri pian piano ti
estingui, ci hai mai riflettuto ? Un bravo coach, aiuta il
proprio Coachee a comprendere i suoi bisogni e lo aiuta
a trovare un modo funzionale e allineato ai suoi valori
per star bene evitando mezzi dannosi per se stessi e gli
altri.
“Sviluppare nuove abitudini per grandi risultati”
Vuoi fare la fine della rana bollita ? O vuoi scoprire come
sviluppare sane abitudini per superare le crisi e
sviluppare resilienza ? Scopri per te stesso e poi saprai
aiutare gli altri a sviluppare nuove abitudini per avviare il
cambiamento che è una delle fasi importanti in un
processo di aiuto.
“Quando il perché è forte il come lo troverai con
estrema facilità”
Come dice Simon Sinek (in uno dei sui famosissimi TED
TALK e nei suoi bellissimi libri) tutti sanno cosa fanno,
alcuni sanno come lo fanno e pochissimi, sanno perché
lo fanno….e sono quelli che normalmente hanno
successo nella vita, indipendentemente dalla “tua
definizione di successo”. Aiutare il tuo coachee, il tuo collega un tuo familiare (dopo
che lo avrai fatto e capite te) a trovare il suo perché è
uno dei mezzi più impattanti nell’aiuto di una persona.
“Il ciclo della nostra vita”
Se conosci e padroneggi questo flusso e ti ci sai
muovere dentro, la vita diventa molto più semplice,
come fare per farlo in modo efficace? Imparando a
conoscere le emozioni, il loro perché, il loro cosa e il
loro come. Quando avrai a che fare con gli altri
(ammesso che sia il tuo desiderio) scoprirai che al
centro dei comportamenti non funzionali (e al netto di
patologie naturalmente) ci sono le emozioni.
“Ridere fa bene ma ridere bene è meglio”
Usare la fisiologia per stare bene e far star bene,
diventa anche uno strumento, non solo contro lo stress
di tutti i giorni in ambito sanitario e personale ma anche
un modo per aiutare gli altri a vedere il mondo con
occhiali e lenti diverse usando la fisiologia. Un’altro
incontro dedicato alla “chimica positiva”.
“Allenati a mappare…. come il cervello”
Cosa c’entra la creatività con il coaching ? La risposta è
tutto, il saper utilizzare strumenti come il Brainstorming
o mappe mentali
ti aiuteranno e aiuteranno il tuo coachee a tirar fuori più
elementi possibili (la mappa) per poter combinare o
ricombinare in maniera efficace il pensiero dirigendo il
Focus verso la soluzione dei tuoi problemi o il
raggiungimento di obiettivi. Grazie a modi diversi per
vedere i problemi con lenti diverse.
“L’equilibrismo della vita”
Conoscere l’intelligenza emotiva e le 8 diverse
competenze che sono alla base dei risultati e quindi del
successo di ogni essere umano ti permetterà di andare
ben oltre la normale intelligenza cognitiva. Al cuore della
Performance di un essere umano c’è l’EQ ovvero il suo
livello di allenamento delle 8 competenze di base che
verranno poi vissute, comprese e allenate nei successivi
incontri.
“Esiste solo la rabbia o…..?”
Conosci le varie sfumature delle emozioni ? Le sai
riconoscere in te e negli altri ? Lo sai che in base al tuo
“vocabolario emotivo” varia l’impatto del tuo “dialogo
interno” il chiacchiericcio che ci accompagna ogni giorno
e che colora nel bene o nel male la nostra vita ?
Imparerai a usare un vocabolario trasformazionale e
cosi farai poi con le persone che aiuterai.
“Sai il perché di certe azioni che ti sembra eseguire
con il pilota automatico ?”
Quante volte ti sei detto/a “perché l’ho fatto ?” “è stato
più forte di me” e poi hai lasciato perdere ?
Sei in grado di capire il perché di certe azioni che
compi ? o il perché provi certe sensazioni a fronte di una
certa situazione ?
Una competenza che durante le sessioni di coaching ti
può essere di grande aiuto per chi stai accompagnando.
“Sai il perché di certe azioni che ti sembra eseguire
con il pilota automatico ?”
Quante volte ti sei detto/a “perché l’ho fatto ?” “è stato
più forte di me” e poi hai lasciato perdere ?
Sei in grado di capire il perché di certe azioni che
compi ? o il perché provi certe sensazioni a fronte di una
certa situazione ? Una competenza che durante le sessioni di coaching ti
può essere di grande aiuto per chi stai accompagnando.
“Il ciclo della motivazione” “Motivazione vs passione”
Trovare la motivazione intrinseca, è la competenza più
importante per un essere umano ai fini dei risultati che
otterrà aiutare la persona a comprendere come sviluppare la
motivazione intrinseca, significa costruirgli “il distributore
di benzina dentro casa” la dote principale dei Leader.
“Che impatto hai ?”
I pro e i contro, la valutazione dei costi e benefici di una
azione, in ambito razionale sono valutabili ma se sei
sotto “scacco emotivo” questo resta più complicato ma
va necessariamente allenato. Te come sei messo/a ? La
persona che aiuterai è in grado ? La cosa bella è che
tutto è allenabile e un bravo coach fa anche questo.
I sequestri emotivi sono alla base dei fallimenti di alcuni
comportamenti. Sai come ri-ottenere il controllo quando
sei sequestrato dalla rabbia o dalla forte tristezza ? Sei in grado di smorzare o evitare che salga a livelli ingestibili il “tono
emozionale”. Una competenza fondamentale dove
Uomini e Donne ad esempio sono totalmente diversi.
Conoscere aiuta ad accettare alcune situazioni grazie
alla auto-consapevolezza.
“Allenati a individuare le alternative”
Per passare all’azione (il bravo coach lavora sulla
performance ricordi ?) è necessario vedere (e far
vedere) un risultato possibile, e questa competenza si
può allenare come fanno atleti e grandi performer.
Utilizzando l’approccio di scienziati come Martin
Seligman lavoreremo sull’esercitare l’ottimismo e le
forme di pensiero associate. Se saprai farlo saprai far farlo.
“Il nostro obiettivo nobile che è la linfa della vita”
Quando sei passato dal soddisfare i tuoi bisogni primari
e comincia a dedicarti agli altri, hai trovato il perché, il
tuo senso di scopo, il tuo Noble Goal come chiamato in
ambito Intelligenza Emotiva, altri lo chiamano il tuo MPT
(Massive Transformative Purpose). Ora, imparare a
lavorare su obiettivi eccellenti grazie poi agli altri
strumenti del Coaching, aiuterà a sviluppare e far
sviluppare, l’intelligenza emotiva che avrà una grande
impennata e cosi le tue performance e quelle del tuo
coachee.
“Il collante per qualsiasi relazione e la base di
fiducia per un Coach“
Connettersi agli altri è fondamentale e farlo con empatia
è alla base del successo della relazione qualsiasi sia
l’intenzione delle parti, nell’ottica di sviluppo di
organizzazioni positive che sfruttino la logica del Big
Potential come dice “Shawn Achor” la competenza base
dell’Intelligenza Emotiva come potremmo inquadrare
nell’Intelligenza Sociale è fondamentale e per un Coach
diventa il legante del rapporto di Fiducia tra Coach a
Coachee.
“La teoria (poca) e la pratica (tanta) del benessere”
Martin Seligman, papà della psicologia positiva e uno
dei più eminenti psicologi viventi, ci dice benessere è
allenarsi nel vivere ogni giorno emozioni positive
(P=Positive Emotions), facendo un qualcosa che ci dia
sempre senso di connessione e impegno con noi stessi
allineati ai nostri valori (E=Engagement), sviluppando
relazioni sociali di valore (R) dando un senso
(M=Meaning) alla nostra vita avendo sempre un senso
di soddisfazione abbinato al crescere delle nostra
competenze in logica Flow (A=Accomplishment) aiuta te
stesso e il tuo coachee in questo e gli farai fiorire la vita.
“Per stare meglio e far star meglio”
Un’emozione positiva che abbiamo messo nel
dimenticatoio e che con un allenamento pratico e
semplici strategie, possiamo imparare a portare nella
vita di tutti i giorni, come un farmaco naturale ma senza
controindicazioni. Tutte strategie che scienziati come:
Martin Seligman, Shawn Achor, Tal Ben-shahar, Barbara
Fredrickson e altri chi hanno insegnato essere vitali e la
scienza lo conferma.
COMPRENDI GLI ALTRI E INTERAGISCI CON LORO
La seconda parte del percorso (15 Incontri 45 Ore Circa) per avventurarti nella comprensione della “Mappa del mondo altrui”
- 23-Fondamenti di PNL1
- 24-Fondamenti di PNL2
- 25-Fondamenti di PNL3
- 26-Fondamenti di PNL4
- 27-Fondamenti di PNL5
- 28-Fondamenti di PNL6
- 29-L’arte del feedback
- 30-Fondamenti di Coaching-1
- 31-Fondamenti di Coaching-2
- 32-Fondamenti di Coaching-3
- 33-Fondamenti di Coaching-4
- 34-La voce questa sconosciuta
- 35-Public speaking
- 36-Le Microespressioni facciali
- 37-Il linguaggio del corpo
“Comprendere la struttura dell’esperienza
soggettiva”
In alcuni contesti c’è un approccio controverso e tante
false credenze e preconcetti basati sul sentito dire, o su
qualche notizia sparsa per il web, andando però alle
radici di questa disciplina e da Trainer e Coach certificati
possiamo parlare con cognizione di causa, scopri che
qualsiasi approccio di coaching passa per la
comprensione dell’esperienza soggettiva che sta
vivendo la persona con la quale stai operando. La sua
mappa ben diversa dal territorio e quindi comprendere
gli strumenti base del coach mutuati dalla PNL diventa
fondamentale.
“I livelli di comunicazione e l’ascolto“
Ragionare per livelli di comunicazione interna e esterna
e saper “leggere” cosa accade alla persona di fronte a
te mentre stai cercando di aiutarla, diventa
“fondamentale” la congruenza tra Verbale, Para-Verbale
e non Verbale al netto che si sappiano leggere tali
sfumature, fa la differenza nella fase di ASCOLTO.
“Submodalità e ancore”
Il modo con cui “scriviamo” i ricordi nel nostro cervello a
livello elettrochimico e li richiamiamo attraverso stimoli
visivi, uditivi o cinestesici e le loro infinite “sfumature”
diventa la tavolozza e il pennello con cui ognuno di noi
può ridipingere “re-incorniciare” una esperienza
soggettiva, cambiandone la risposta emotiva e potendo
quindi de-potenziare alcuni effetti del “passato” che
resta ma non produrrà più gli stessi danni di prima. Un
coachee è spesso bloccato dall’avanzare da freni
inconsci del passato.
“Entrare in Rapport con un essere umano”
Era l’arte di Milton Erickson, quella fase della relazione
tra chi aiuta e chi chiede aiuto che faceva la differenza e
per la quale Milton Erickson fu studiato da parte di
Bandler e Grinder dando poi alla luce i costrutti della
Programmazione Neuro Linguistica. Approcci spesso bistrattati dal punto di vista funzionale e con scimmiottamenti operativi mal utilizzati da non-esperti
del settore. Tutto è vibrazione nel mondo e se vuoi
amplificare la potenza devi vibrare alla stessa frequenza
riducendo le resistenze e costruendo la fiducia che è
alla base delle relazioni di aiuto come il Coaching.
“Il Metamodello – L’arte chirurgica delle domande”
Avrai sentito mille volte la frase “chi domanda
comanda”, ebbene Virginia Satir mamma putativa della
terapia congiunta familiare
e Fritz Perls uno dei massimi esperti di terapia Gestalt,
erano maestri nel fare domande che andavano
elegantemente a destrutturare linguisticamente la
corazza di una convinzione e alla base dei blocchi di
una persona a livello di performance si sono sempre
convinzioni disfunzionali.
“Il Metamodello – L’arte chirurgica delle domande”
Con le giuste domande puoi aiutare la persona a
indagare a livello di percezione sui reali bisogni e
desideri per fare quindi chiarezza sui reali obiettivi della
persona a cui stai dando “la mano” nel perseguire i suoi
obiettivi qualsiasi essi siano. La pratica nel metamodello
diventa fondamentale, un po come andare a potare una
pianta per permetterle di crescere forte e robusta. Se
non sai dove tagliare la pianta non cresce….
“Trasformare un errore in crescita”
Una delle doti fondamentali di chiunque gestisca
relazioni il cui obiettivo sia il “prosperare e crescere”.
Sembra talmente banale come cosa che è banalmente
disattesa nella maggior parte delle interazioni. Saper
dare un feedback e nel coaching è fondamentale, può
fare la differenza nella gestione della relazione Coach-
Coachee.
“Gli strumenti alla base del coach”
Dopo aver acquisito le basi nella costruzione delle
relazioni, dell’ascolto e degli strumenti per aiutare la
persona a livello di conoscenza di se stesso, in questa
prima parte comprenderai il ruolo del Coach ovvero
quello di “sbloccare il potenziale di una persona e
massimizzare le sue prestazioni, non insegnando ma
aiutando ad imparare”, il codice etico del Coach e
l’approccio alle sessioni di coaching e gli strumenti di
base.
“Gli strumenti alla base del coach”
Gli strumenti base del Coach da da abbinare ai livelli
logici che sono alla base del lavoro del coach e del
problem solver, uno strumento per mille applicazioni è
un po come la famosa metafora dell’ingegnere che aiuta
la nave da crociera a far ripartire una delle turbine
bloccate nel mezzo dell’oceano con una piccola
martellata in un punto preciso. Un gesto semplice nel
suo fare, complicato nella genesi e decisione perché
contiene al suo interno il cuore della COMPETENZA.
“Gli strumenti alla base del coach”
La pratica qui diventa fondamentale e esercitarsi sul
modello Grow permette di aiutare le persone a fissare
degli obiettivi (Goal), partendo da una fotografia dello
stato attuale (Reality), valutando le possibili opzioni a
disposizione e gli ostacoli (Options) per poi far
passare in azione la persona nella fase (Will) o Way
Forward ovvero di direzionalità, volontà e azione. Una
serie di domande per far decollare il tuo coachee.
“Gli strumenti alla base del coach”
Oltre al metodo Grow acquisirai la pratica a utilizzare
altri tools, strumenti fondamentali da abbinare al
patrimonio delle tue conoscenze per avere più varietà
indispensabile nella relazione di aiuto con il coachee. Le
4 domande – il metodo Exact – Il metodo SMART-EST gli
obiettivi ben formati. Diversi punti di vista per uno solo
obiettivo…. Aiutare la persona che ti ha chiesto
supporto.
“Stupire con la voce”
Usare al meglio uno strumento spesso poco conosciuto
e sottovalutato e che invece è alla base del ruolo del
coach e di qualsiasi relazione di aiuto e in questo
momento di “disconnessione” sociale, la voce
acquisisce un ruolo primario.
“Allenati a andare oltre il giudizio”
Lo sapevi che la paura di parlare in pubblico è superiore
a tantissime altre paure ? Ti sei mai chiesto/a perché e
come superarla ? Un coach potrebbe non aver
necessità di parlare in pubblico ma in realtà per pubblico
non si intende solo una grande platea, saper utilizzare le
emozioni come alleati nella performance è il segreto del
parlare davanti a qualsiasi pubblico.
“Comprendere le emozioni per andare oltre le
parole”
7 emozioni uguali in tutto il mondo per poter
comprendere l’esperienza emozionale del nostro
interlocutore, una mappa per navigare nel rischioso
mondo dell’incongruenza comunicativa. Spesso un
coachee mente a se stesso e al suo coach in maniera
inconsapevole o consapevolmente protettiva, situazioni
in cui avere una chiave di lettura univoca diventa
fondamentale per l’esito della relazione. Una scienza
innovativa a portata di “sguardo”.
“Allenati a andare oltre le parole leggendo anche il
linguaggio del corpo“
Aggiungi alla lettura delle emozioni e quindi dei muscoli
facciali la lettura del corpo e della sua espressività che
deve essere sintonizzata su ogni livello per essere
congruente, la prossemica, i segnali di accesso oculari, i
segnali di gradimento, di tensione e di rifiuto, possono
essere un valido supporto nella fase di ascolto del tuo
coachee.
DAI AGLI ALTRI E CRESCI CON LORO
La terza parte del percorso ( 13 Incontri 35 Ore Circa) per sviluppare la tua Leadership e creare un’organizzazione positiva.
- 38-Elementi di Leadership-1
- 39-Elementi di Leadership-2
- 40-Le organizzazioni positive-1
- 41-Le organizzazioni positive-2
- 42-Il tempo-1
- 43-Il tempo-2
- 44-Parlare ai tre cervellii
- 45-Story telling-1
- 46-Story telling-2
- 47-Le leve della persuasione
- 48-Resilienza a passione
- 49-Social network - Detox
- 50-Visual communication
“I tratti distintivi dei grandi leader”
Allenare i nuovi leader per adattarsi al cambiamento.
Sembra un argomento scollegato apparentemente dal
Coaching e invece nell’acquisizione di tutte le
competenze viste nelle sessioni precedenti essere
leader è l’evoluzione naturale di un Coach e nel mondo
sanitario e non solo, un leader è colui che è di
ispirazione e ispirare le persone intorno a te come ad
esempio un Coachee è alla base della costruzione della
relazione di fiducia.
“I tratti distintivi dei grandi leader”
Giochiamo praticamente a comprendere perché una
persona diventa leader e un’altra persona no pur
operando nello stesso ambiente e partendo da
condizioni apparentemente simili. Da futuro Coach ti
osserveranno evolvere come comportamento e
approccio e diventerai un esempio da seguire è
un’importante responsabilità.
“Perché alcuni team performano meglio ?”
Essere leader significa avere chi ti segue (follower) a cui
dare il buon esempio e significa preoccuparsi a livello di
TEAM delle performance di INSIEME la scienza delle
organizzazioni positive in particolare in ambito sanitario
e non solo ci fornisce dei nuovi paradigmi per far
prosperare l’individuo in un ambiente sano.
“Perché alcuni team performano meglio ?”
Saper piantare i semi SEEDS nella giusta terra, saperli
innaffiare, proteggerli, vederli crescere e tener lontani
dalle erbacce è quello che è alla base dell’approccio che
Shaw Achor ci racconta nel suo libro Big Potential.
Come far diventare i semi, delle piantine, le piantine
degli arbusti, gli arbusti dei tronchi, i tronchi delle
sequoie. Uno degli approcci più affascinanti e funzionali
di questi ultimi 10 anni che nella logica delle
organizzazioni positive è fondamentale. Scopri come.
“Una risorsa tanto democratica quanto crudele”
La gestione del tempo è alla base della vita, del ruolo
del coach, dei potenziali problemi del coachee e uno dei
elementi della vita fondamentali ai quali però
paradossalmente non dedichiamo mai il “giusto tempo”.
Parafrasando un vecchio proverbio potremmo dire:”Chi
ha tempo gestisca il tempo, chi non lo ha non si
preoccupi”.
“Una risorsa tanto democratica quanto crudele –
Urgenza Vs Importanza“
Impara a differenziare tra eventi importanti e urgenti e a
saperti spostare in base alle priorità nei vari quadranti,
che alcuno chiamano quadranti della “Pressione” –
“Pianificazione” – “Insoddisfazione” – “Distrazione”
“A ognuno il suo linguaggio”
Nel costruire la relazione di aiuto a volte serve parlare al
“cervello giusto” nel modo giusto e ogni parte (Neocorteccia
– Sistema Limbico – Sistema Rettile) ha un suo
linguaggio questo ti può permettere di entrare meglio in
relazione con la persona che vuoi aiutare magari
raccontando delle storie che possono “smuovere” una
reazione.
“L’arte del raccontare con le parole e la voce per
arrivare al cuore alla testa e alla pancia“
Dimmi come racconti una storia e ti dirò chi sei. Un
gioco di parole per dire che un buon Coach o qualsiasi
persona aiuti un altra persona “deve” sapere usa
“Il viaggio dell’eroe”
La metafora più bella e più utilizzata nello story-telling
che diventa anche un percorso di evoluzione per il
viaggio del coachee nella risoluzione dei suoi problemi o
nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Apprendi l’arte che
è usata dai migliori scrittori e sceneggiatori
“Perché diciamo di si ?”
Coerenza – Consenso – Autorità – Reciprocità – Scarsità –
Similiarità la scienza dell’influenza nell’arte del coaching
ti permetterà di avere una ulteriore chiave di lettura del
perché facciamo quello che facciamo.
“Attivare e coltivare la resilienza”
Come adattarsi e far adattare al cambiamento le
persone per restare allineati senza essere schiacciati
dal peso degli eventi. In questo mondo in costante e
continua evoluzione, con livelli di incertezza elevati di
estrema volatilità, complessità e ambiguità ti permette di
navigare con più tranquillità.
“Come usare i Social Network senza esserne
schiavi”
Gli elementi base per utilizzare gli strumenti social in
maniera elegante e professionale senza esserne senza
schiavi. Un coach deve sapere comunicare anche su
Social e deve saper leggere i social nelle comunicazioni
altrui.
“Tools online per comunicare al meglio”
Vi piacerebbe usare con 3 ore strumenti grafici da
professionisti con la semplicità di un bambino ? Alla
chiusura di questo viaggio imparerai anche a saperti
comunicare all’esterno per far conoscere ciò che fai in
maniera un minimo professionale.
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